lunedì 24 marzo 2014

Le palafitte di Ancona

Chi si trova a transitare lungo la Statale Adriatica, tra Torrette e Ancona, sia in auto che in treno, si sarà soffermato di sicuro, almeno un attimo, ad ammirare queste tre palafitte che si ergono in questo tratto di mare Adriatico... e così pure io ieri, di ritorno da Torino! In quel tratto la velocità del treno (Italo) è di "soli" 180 km/orari, per cui sono riuscita a scattare queste tre istantanee!
Un giorno riuscirò ad andarci!



A presto!
Chiara

domenica 16 marzo 2014

Giornata Internazionale della Guida Turistica... come andò a finire... (seconda parte)

Riprendo qui a descrivere l'itinerario percorso in occasione della manifestazione; dopo Piazza del Plebiscito, conosciuta da tutti gli anconetani come "Piazza del Papa", io e il mio gruppo ci siamo spostati verso Piazza Stracca; per arrivare lì però una piccola sosta l'abbiamo dovuta fare per forza davanti alla Chiesa di San Francesco alle Scale, di cui ho già parlato... brevemente... il maestro Giorgio da Sebenico mette mano anche sul portale di questa chiesa, adornandolo con motivi espressione di quel gotico fiorito veneziano che si è già avuto modo di ammirare alla Loggia dei Mercanti...quello che non avevo scritto nell'altro post dedicato a questa chiesa (ecco il link) è che la scalinata che conduce all'ingresso della chiesa non è quella originaria del XV secolo, ma bensì di tre secoli posteriore; la precedente scalinata infatti venne distrutta per cercare una vena d'acqua che poi, effettivamente, sarà trovata: questo è stato un po' anche il "pretesto" per consentire a diverse persone di poter avere un lavoro in un momento di grave crisi economica. Successivamente la chiesa fu anche utilizzata come ospedale civile e, durante l'ultima guerra, come sede della Pinacoteca e del Museo Archeologico. Solamente negli anni '50 del Novecento tornò ad essere chiesa parrocchiale, in sostituzione della vicina Chiesa di San Pietro distrutta durante i bombardamenti del novembre 1943 che portarono alla distruzione del 90% circa del quartiere Guasco e, soprattutto, all'immane tragedia del "Rifugio delle Carceri", dove oltre 700 persone morirono in seguito alla caduta di quattro ordigni esplosivi nella zona.

Torniamo però al'itinerario previsto... dopo la breve sosta qui, il cammino è proseguito fino ad arrivare a Piazza Stracca, dal nome dell'economista di origine anconetana Benvenuto Stracca che qui aveva una casa. Come per le altre piazze finora incontrate, anche questa ha avuto un percorso travagliato prima di giungere ad avere questo appellativo: il nome più antico con cui veniva conosciuta era infatti Piazza dell Farina, perchè qui vi si teneva il mercato di grano e cereali; divenne quindi Piazza del Palazzo Pubblico, sicuramente dopo il 1532 e fino al 1799, quando i Francesi la mutarono in Piazza della Rivoluzione; con la Restaurazione Pontificia è detta Piazza del Gesù, dall'omonima chiesa che vi si affaccia, mentre, dopo il 1870 viene chiamata dapprima Piazza del Municipio e poi Piazza del Comune. Solo negli anni '50 del Novecento cambia nome e prende quello attuale di Piazza Stracca! Una quantità di nomi che comunque stanno a indicare come il centro dell'amministrazione cittadina è stato a lungo qui collocato (e continua ancora); è qui infatti che sorge uno dei palazzi più antichi di Ancona, il Palazzo degli Anziani. Addirittura, la fondazione di questo palazzo si fa risalire a Galla Placidia, madre dell'imperatore Valentiniano III, che si interessò molto alla città di Ancona e che fece tornare le spoglie di San Ciriaco ad Ancona. Si può considerare questo palazzo come una sorta di libro aperto sulla storia di Ancona, visti i segni visibili sia del tempo che delle modificazioni da parte degli uomini a cui fu sottoposto. Intanto la prima particolarità è che dal lato mare, facciata duecentesca, presenta sette piani, mentre dal lato piazza due; poi, sul lato piazza, sono presenti ancora oggi alcune formelle con impresse storie della Bibbia (Adamo ed Eva in una e Lamech uccide Caino nell'altra), oltre che stemmi della città dorica. Diversi furono gli usi che ebbe: la funzione principale era appunto quella di essere la sede in cui risiedevano gli Anziani, i regolatori della città ma, nel corso del tempo, divenne anche un luogo in cui costrinsero i mercanti turchi giunti in città nel 1522 a stare in quarantena, per paura del contagio di peste che si stava diffondendo in Italia; proprio per la sua posizione sopraelevata, venne utilizzato appunto come luogo più salubre in cui vivere e controllare la città da parte degli Anziani e del Podestà, che ormai si erano stabiliti in Piazza Grande, durante il periodo della peste. Fu occupato poi dal Governatore Pontificio e, con l'unità d'Italia, divenne sede del governo cittadino; dopo la guerra la sede del comune si spostò e qui vennero portati dapprima la Pinacoteca e poi la Facoltà di Economia e Commercio.
Insomma... una storia davvero lunga ha caratterizzato questo palazzo, opera di Margaritone d'Arezzo, dal 1270 a oggi!
Il Palazzo degli Anziani

Panorama dal porto in cui si riconosce il Palazzo degli Anziani (il secondo da destra)
Sempre su questa piazza si affaccia un altro dei tesori che il Vanvitelli ha lasciato in città, ovvero la Chiesa del Gesù. Una facciata particolare, che riprende le forme neoclassiche dell'epoche, ma con una inconsueta forma a ellisse che sembra abbracciare, con lo sguardo, tutta Ancona, dal Duomo al porto.

Facciata della Chiesa
(Questa foto della Chiesa del Gesù è più vecchia delle altre, l'ho scattata in occasione della Giornata del Fai 2012!)

Il percorso è ora quasi finito... si oltrepassa Palazzo Ferretti, sede del Museo Nazionale Archeologico delle Marche, e si arriva a Piazza del Senato, luogo nei pressi del quale era posta l'antica Agorà della città di Ancona. Piazza del Senato è una piazza nata dopo il secondo conflitto mondiale, unendo due precedenti piazzette già esistenti e gravemente danneggiate dai bombardamenti, come tutta la zona intorno, del resto.
Su questa piazza si affacciano la chiesa dei Santi Pellegrino e Teresa, o chiesa degli Scalzi, il cui "cupolone" fa bella mostra di sé nel profilo della città, e il Palazzo del Senato, duecentesco edificio ora completamente restaurato dopo i fatti del 1943. Poco distante ci sono poi i resti dell'anfiteatro romano e, posta sulla sommità del Colle Guasco, la Cattedrale di San Ciriaco, famigliarmente chiamata dagli anconetani "Il Duomo".
All'anfiteatro romano dedicherò prossimamente un post, il suo ritrovamento fortuito è stato oggetto di animati discussioni tra gli storici dell'epoca. 

Facciata Palazzo del Senato (particolare)

Il gruppo che ho guidato è rimasto davvero entusiasta di questo giro... e io con loro! L'amica che mi ha accompagnato a fare le foto pubblicate in questi due "articoli" si è stupita di quante cose belle abbia in realtà Ancona... è quindi anche compito di noi guide riuscire a valorizzarle sempre più!
Lascio con qualche altra fotina... questo è lo spettacolare tramonto che si è presentato ai nostri occhi a conclusione della visita guidata... 


e questa sono io che "sopralluogo"!!! (all'ingresso di Vicolo della Serpe!)


A presto!
Chiara

giovedì 13 marzo 2014

Giornata Internazionale della Guida Turistica... come andò a finire... (prima parte)

Domenica 23 febbraio io e altre tre colleghe guide turistiche abbiamo festeggiato la ricorrenza della "Giornata Internazionale della Guida Turistica" offrendo visite guidate gratuite alle piazze e ai centri di potere della città di Ancona; sarà stata la giornata che prometteva bene (soprattutto nella mattinata), sarà stato l'interesse suscitato nelle persone dal voler conoscere un po' meglio quegli angoli della città in cui magari si passa tutti i giorni con occhio distratto... sarà stato un mix di tutti questi elementi, fatto sta che, a fine iniziativa, abbiamo contato all'incirca 200 persone che hanno seguito i quattro tour! Davvero dei grandi numeri! Io personalmente ne avevo 53-55 (due mi si sono aggiunti strada facendo), la mia collega altrettanti! E' stata una passeggiata per i vicoli di Ancona molto interessante...

La partenza era in Piazza della Repubblica, di fronte al teatro delle Muse



Questa è una piazza di recente costituzione, essendo stata iniziata con la decisione di demolire la cosiddetta "Isola dei Filippini", un complesso chiesa e convento dei religiosi seguaci di San Filippo Neri, avvenuta nel 1821, per consentire di ricavare lo spazio necessario per la costruzione del Teatro. 


Il nostro cammino è quindi proseguito verso la Chiesa di Santa Maria della Piazza, ma, lungo il tragitto in Via della Loggia, è stata d'obbligo una sosta davanti la meravigliosa Loggia dei Mercanti, uno dei più begli esempi di gotico veneziano presenti ad Ancona, opera di Giorgio da Sebenico: le cinque statue presenti sopra il portone d'ingresso stanno a rappresentare le quattro virtù del mercante, ognuna con il proprio simbolo (nell'ordine, da sinistra a destra: la Speranza con un'ancora, la Fortezza con una colonna, la Giustizia con una bilancia, la Carità che offre se stessa a dei piccoli putti) mentre il cavaliere armato a cavallo è stato oggetto di diverse interpretazioni, visto che c'era chi vedeva in lui Traiano, chi San Giorgio a cavallo, ma la versione più diffusa e attendibile è che esso rappresenti la “Virtù guerriera” degli Anconetani che all'epoca di Mastro Giorgio dovettero difendersi spesso da attacchi provenienti da più parti.


Il cavaliere armato tra la Fortezza e la Giustizia





Da lì ad arrivare alla Chiesa di Santa Maria della Piazza il cammino è breve... Questa chiesa ha avuto tante denominazioni nel corso della sua storia, quasi millenaria... Inizialmente infatti era chiamata "Santa Maria del Canneto" per la presenza di queste piante; l'area viene però poi bonificata e, vista l'ampiezza, viene scelta per tenervi il mercato, cosa che farà ottenere alla chiesa il titolo di Santa Maria del Mercato; in seguito, con l'istituzione della carica podestarile, sarà scelta come sede della Cerimonia del Giuramento: l’eletto, ricevuto dagli Anziani e Regolatori davanti alla Chiesa di S. Onofrio veniva accompagnato, con un pittoresco corteo, fino a Santa Maria del Mercato. Davanti alla chiesa, stando tutti a cavallo, il Podestà eletto giurava solennemente l’osservanza delle leggi e degli statuti non solo per sé, ma anche per il suo seguito. Dopo il giuramento, espresso tenendo la mano sul libro dei Vangeli, gli veniva consegnata la bacchetta, segno del potere, da parte del Priore del Magistrato. Sarà sede di questa cerimonia fino al Quattrocento, quando poi questa verrà spostata nella cosiddetta Piazza Grande, l'odierna Piazza del Plebiscito... o Piazza del Papa! 
La Chiesa, come già detto, ha una storia di parecchi secoli alle sue spalle, facendo risalire la costruzione appunto al XII-XIII secolo; nel corso dei secoli subì diverse modificazioni in seguito a terremoti (1690) e distruzioni; nel periodo napoleonico cambiò addirittura la destinazione, in quanto nel 1798 venne ridotta a stalla e l'anno successivo a zecca. Nel 1927 si iniziarono i lavori di restauro e vennero alla luce anche i resti della precedente basilica paleocristiana, sopra cui venne costruita questa chiesa. 
La chiesa di Santa Maria della Piazza... da dietro!


Il giro è quindi proseguito in Piazza del Plebiscito, creata quando il baricentro della città viene spostato qui; come già detto, dal Quattrocento la Cerimonia del Giuramento venne trasferita qui, dove viene costruito il Palazzo del Podestà, oggi sede della Prefettura. La caratteristica principale di questa piazza è però senz'altro la presenza della statua di Papa Clemente XII, che dà appunto l'appellativo con cui gli anconetani sono soliti chiamare questo luogo. Papa Clemente XII è da ricordarsi senz'altro per aver contribuito alla rinascita di Ancona nel corso del XVIII secolo, con l'istituzione del porto franco, che faceva riguadagnare alla città una posizione di prestigio nel panorama commerciale e portuale dell'epoca; il pontefice chiamò ad Ancona un valido architetto come il Vanvitelli che arricchì la città con la costruzione di edifici come la Mole, che da lui prese il nome, e la chiesa del Gesù.
Particolare dell'orologio in Piazza del Plebiscito

Piazza del Plebiscito

(fine prima parte)

A presto con la seconda parte... se no questo post viene lunghissimo!!!

Ps: le foto presenti non le ho scattate io, ma la mia amica Raffaella!!!