lunedì 15 settembre 2014

La Sinagoga di Ancona

Ieri, 14 settembre, in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, ho avuto modo di visitare la Sinagoga di Ancona; non è la prima volta in cui metto piede nell'edificio, ma ho sempre piacere di tornarci e di visitarlo!
Il tema di quest'edizione era "Donna Sapiens - La figura femminile nell'ebraismo", che è stato al centro di un convegno alla Mole Vanvitelliana.
L'edificio di via Astagno, ad Ancona, ospita, su due piani differenti, le due sinagoghe, quella di rito levantino (al piano superiore) e quella di rito italiano (al piano inferiore).
Sinagoga rito levantino

Sinagoga rito italiano

Sinagoga rito italiano
La presenza ebraica ad Ancona è documentata fin da prima dell'anno Mille, certamente facilitata dalla presenza di un importante porto che aveva costanti scambi commerciali con l'Oriente. Nel 1555 venne istituito il ghetto di Ancona, ma l'anno successivo passa alla storia anconetana come quello della condanna al rogo dei 25 marrani (ebrei sefarditi costretti ad abbracciare la religione cristiana) che erano però rimasti fedeli al giudaismo. Ciò provocò un boicottaggio internazionale del porto di Ancona per due anni, anche se la comunità rimase comunque numerosa e vitale per tutto il Seicento e il Settecento, tant'è che quella di Ancona era la seconda più numerosa in Italia dopo Roma. 
Questa grandezza è testimoniata anche dal numero di edifici di culto che si sono avvicendati ad Ancona, ben sei, di cui quello di Via Astagno è l'ultimo giunto fino a noi; gli arredi presenti, infatti, provengono dalle precedenti sinagoghe e si avverte come questi fossero originariamente costruiti per edifici ben più grandi di quello che li ospita ora!
Secondo quanto riferito dalla guida di ieri, la comunità ebraica nell'intera Regione Marche ad oggi conta un centinaio di esponenti, dislocati soprattutto tra Ancona, Senigallia, Pesaro e Urbino.
Visitare la sinagoga di Pesaro sarà il prossimo passo...
A presto!
Chiara

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