martedì 25 novembre 2014

Cantine aperte a San Martino - seconda parte... e come concludere la serata in modo spettacolare!

Dopo le prime due cantine visitate, il nostro tour è proseguito con l'intento di completare il giro delle cantine maceratesi; navigatore sempre sotto controllo, indirizzi ben impostati, qualche deviazione obbligata causa lavori in corso, siamo arrivate poi alla terza tappa del nostro giro! Questa volta la fidata Panda di Lucia ci ha portate alla Tenuta Muròla, a Urbisaglia; purtroppo era ormai notte, non abbiamo potuto godere appieno delle bellissime vallate in cui è situata... era comunque sia molto scenografica come ambientazione e il tutto era reso ancora più suggestivo dalle varie luci posizionate strategicamente!

Anche qui ci siamo deliziate con un bicchiere di buon vino rosso novello... e un graditissimo sacchetto pieno di caldarroste appena cotte, proprio davanti ai nostri occhi! (magari la presentazione poteva essere più accurata, ma dopotutto... badiamo alla sostanza!)


Da Urbisaglia abbiamo iniziato il percorso che ci avrebbe riportato ad Ancona, nostro punto di partenza... non prima però di esserci fermate a Tavignano di Cingoli per l'aperitivo in blues proposto dalla Tenuta di Tavignano; sfortuna ha voluto che iniziasse a piovere proprio quando siamo arrivate, per cui non ci siamo godute per niente l'esterno dell'azienda... infatti ho solo un paio di foto (anche abbastanza anonime, purtroppo!)



L'aperitivo in blues constava di due piatti, uno caldo e uno freddo, e di un bicchiere di vino...nel mio caso un classico Verdicchio! Il buon cibo e la voglia di stare insieme hanno fatto sì che la serata si dovesse concludere in un bellissimo ambiente... terminate quindi tutte le cantine del Maceratese, ci siamo dirette verso Ancona... alla fine siamo rimaste anche in tema, perchè, dopo un peregrinare di locale in locale (in una serata piovosa si riempie tutto in fretta), la nostra scelta è caduta su Enopolis ... situato nelle antiche cantine di Palazzo Jona! Alla fine sempre in ambito enologico insomma! Questo palazzo merita un post a sé, si è a lungo ipotizzato un intervento del Vanvitelli nella progettazione del palazzo, ma ciò non è mai stato verificato; quello che è certo è che si servono delle specialità uniche! Dopo i nostri giri del pomeriggio eravamo ormai sazie... ma com'è quella storia? Un posto per il dessert si trova sempre? E noi un posticino gliel'abbiamo trovato! Abbiamo fatto benissimo, perchè abbiamo deciso di assaggiare un semifreddo alla lavanda del Conero! 


Forse la foto non rende l'idea di ciò che questo dolce è stato... la dolcezza del semifreddo che va in contrasto con la leggera acidità delle mele e della marmellata... il profumo di lavanda che veniva sprigionato... la perfetta consistenza di ciò (spesso molti dei semifreddi che assaggio sono solo freddi, senza semi!)... ci siamo gustate ogni singolo boccone! Le papille gustative hanno proprio esultato insomma! ;) 
Una conclusione spettacolare per un pomeriggio davvero interessante... se non altro per le aziende che abbiamo avuto modo di conoscere!
Per lavoro non potrò farmi il tour delle cantine aperte in occasione del Natale... ma mi sto già preparando per Cantine Aperte del prossimo maggio! L'organizzazione è tutto!
A presto!
Chiara



domenica 16 novembre 2014

Cantine aperte a San Martino - parte prima

"A San Martino ogni mosto si fa vino!"
Come i nostri nonni ben sapevano, è proprio nei giorni a ridosso dell'11 novembre, festa di San Martino, che si può iniziare a degustare il vino novello, primo profumato frutto delle fatiche estive e autunnali.
Grazie quindi al Movimento del Turismo del Vino   è stato possibile, in diverse regioni d'Italia, visitare una selezione di cantine e degustare il vino nuovo, il tutto accompagnato dai prodotti tipici di ogni zona! Le Marche, che annoverano 15 vini DOC, hanno quindi una parte di tutto rispetto in questo panorama... e quindi... quale migliore occasione di unire buon vino, ottimo cibo e bellissimi paesaggi!?!? Io e le mie amiche ci siamo quindi avventurate alla volta delle colline maceratesi, in un susseguirsi di colline, strade a tratti sterrate, ville d'epoca che ci hanno lasciato senza fiato!
La prima cantina visitata è stata la Cantina Capinera a Morrovalle... che dire.... gli addetti dell'azienda ci hanno accolto molto volentieri, risposto a tutte le nostre domande, raccontato un po' della storia della cantina... e ci hanno fatto assaggiare uno spumante rosato brut che è stato veramente qualcosa di fantastico... e detto da me che non amo i Brut... è vero! Il tutto è stato poi accompagnato da alcuni assaggi di salame, formaggio pecorino, pane con olio prodotto da loro... e il ciauscolo! Come si fa a non amare il ciauscolo!?!?

All'arrivo...

La bella struttura della cantina

Degustando lo spumante... 

I filari di viti e la campagna maceratese... peccato il brutto tempo!
La seconda tappa del nostro organizzatissimo tour ci ha viste invece avvicinarsi alla Cantina Sant'Isidoro  a Urbisaglia... qui la struttura si divide tra una bellissima villa, costruita sui resti di un convento francescano tra il XVII e il XVIII secolo, ora adibita ad albergo, e una moderna cantina con botti in acciaio inox; il vino novello che ci hanno offerto è stato qui accompagnato da delle castagne arrostite sul fuoco, piccole dolcezze che abbiamo davvero gradito!

Villa Satn'Isidoro

La moderna cantina

I prodotti
Finisce qui la prima parte di questo tour... a presto la seconda! Altre aziende e altre prelibatezze...
A presto
Chiara

martedì 4 novembre 2014

Trekking Urbano - A 100 anni dalla Grande Guerra

Ed eccomi quindi qui, a parlare di questa mia seconda esperienza come guida del Trekking Urbano!
Il percorso di quest'anno verteva tutto sulla ricorrenza dai 100 anni dall'inizio della Prima Guerra Mondiale... anche se, in realtà, l'Italia in guerra c'è entrata nel 1915!
Punto di partenza è stato quindi il Passetto, il "nostro" monumento ai caduti, dove tutti, almeno una volta, sono saliti per ammirare il bellissimo panorama che si gode da lì!

"Beatissimi voi, ch'offriste il petto alle nemiche lance per amor di costei ch'al Sol vi diede"

Sono le parole di Giacomo Leopardi (sonetto "All'Italia"), riportate nel fastigio del monumento quelle con cui abbiamo iniziato questo tour di un po' più di due ore a spasso per Ancona, tornando indietro con la memoria a persone e fatti di quasi un secolo fa!

Il Passetto

Abbiamo quindi camminato lungo il Viale della Vittoria per giungere poi a Piazza XXIV Maggio, dove ha sede il Comune (sono ancora presenti i simboli fascisti, a rimando dell'epoca in cui è stato costruito), facendo, al contrario, quel percorso che la toponomastica ha individuato per celebrare la vittoria della Prima Guerra Mondiale: partendo da Piazza XXIV Maggio, percorrendo il Viale della Vittoria, si arriva a Piazza IV Novembre, giorno appunto in cui si celebrava la vittoria di questo primo conflitto mondiale. 

Viale della Vittoria

Lungo il percorso sono state narrate le gesta degli irredentisti e di Emilio Bianchi, unica medaglia d'oro al valor militare della città di Ancona. 
Tra una sosta in piazza Cavour a osservare l'unica panchina superstite con inciso il bollettino della Vittoria (altri si trovano sul monumento ai caduti e sulla facciata dell'attuale Rettorato in piazza Roma) e una deviazione alle scuole Fajani, colpite da uno dei bombardamenti del 1916 (fu solo per caso che la strage fu evitata... il bombardamento, che distrusse la palestra, avvenne di domenica), i dodici gruppi sono giunti nell'ex Chiesa di Sant'Agostino, ora adibito a sede museale della Marina Militare. 

Della preesistente chiesa non rimane più nulla, se non il bellissimo portale tardo-gotico... e le due colonne che si intravedono nel negozio ortopedico su via XXIX Settembre! (eh sì... mentre facevamo il sopralluogo... siamo entrati nel negozio a visionare le colonne!!)
Nell'ex chiesa, ora museo, abbiamo avuto modo di parlare dell'attività della Marina Militare ad Ancona durante quei giorni del 1915... e in particolare dei MAS (Motoscafi Anti Sommergibile o Motoscafi Anti Siluranti) e di uno degli eroi che hanno onorato questo corpo, ovvero Luigi Rizzo (se cliccate sul nome avrete la sua storia).

Ancora qualche centinaio di metri e l'itinerario si appresta ad arrivare alla conclusione, con l'ultima tappa individuata, ovvero quella della Mole Vanvitelliana; qui, si è ricostruito l'episodio dello sventato tentativo di rubare i MAS presenti da parte della marineria austriaca, tentativo sventato grazie all'insospettirsi delle due guardie di finanza deputate al controllo della Mole (all'epoca, in quanto magazzino dello zucchero e quindi soggetto ai Monopoli di Stato). 

Una bella esperienza anche quella di quest'anno insomma... e tutto fa esperienza!
Infine... eccoci qua... baciati dal sole nella parte del Rivellino della Mole!
Al prossimo anno! (si spera!)