lunedì 10 febbraio 2014

Elcito

Approfittando di una bellissima e inaspettata giornata di sole, io e tre colleghi di lavoro abbiamo deciso di organizzare un'escursione in montagna; il Monte San Vicino la meta, il posto preciso ancora non lo sapevamo... ci saremmo fatti guidare dall'istinto... e, quando è stato il momento di decidere se girare verso Pian dell'Elmo o verso Elcito, abbiamo deciso per quest'ultimo... avevo delle reminiscenze per cui dei turisti mi avevano chiesto informazioni su questa località... e quindi... qui ci siamo diretti!
Parcheggiata l'auto, abbiamo iniziato a esplorare dapprima il paese...girovagando un po' su Internet ho appreso che solo 7 persone vivono qui (http://it.wikipedia.org/wiki/Elcito) e che è conosciuto un po' come un paese fantasma proprio per questa sua caratteristica di assenza di popolazione... Bisogna però dire che è tenuto molto bene, le viuzze sono pulite e questi stupendi edifici in pietra sono abbastanza ben conservati (qualcosa di un po' più precario c'è!); probabilmente d'estate qualche abitante in più c'è, visto che comunque abbiamo visto qualche cartello in cui si informa della possibilità di affittare alcune di queste costruzioni!
All'arrivo

Eccoci!
La vista di cui si gode affacciandosi dai balconi naturali è qualcosa di eccezionale... si spazia con lo sguardo fino ai monti Sibillini e alle località della costa marchigiana... 

La chiesetta del paese

Uno dei tanti vicoli

Inizia la camminata... il paese visto dall'alto
Abbiamo quindi iniziato la nostra salita... l'arrivo sarebbe dovuto essere la croce posta in cima al San Vicino... spoilero subito dicendo che non ci siamo arrivati... non perchè non abbiamo voluto... ma piuttosto perchè abbiamo "perso" tempo nel fermarci a osservare sia i panorami che ci si aprivano di fronte, sia ciò che la natura ci offriva, nonostante febbraio non sia un mese propriamente primaverile e quindi non ci potevamo aspettare prati pieni di fiori... qualcosina però meritava...

Un elleboro

Felci e muschi
Seguendo le indicazioni della nostra guida (quella cartacea!) abbiamo camminato per dei tratti su strade sterrate, in cui la presenza umana era molto limitata, e poi proprio su sentieri di montagna veri e propri, affidandoci alle varie segnalazioni presenti sugli alberi o sui pali di legno! 
In certi momenti non c'era nient'altro da fare che sedersi un attimo a rifiatare su un pendio esposto al sole... e stare lì a contemplare la natura... a sentire il vento che faceva agitare le fronde degli alberi... a vedere un falco che scendeva maestoso in picchiata... o semplicemente a chiudere gli occhi e godersi tutto ciò... 


Le ultime due foto sono proprio del ritorno... di quegli ultimi 500 metri... di quando Elcito ricompare davanti agli occhi, di quando la stanchezza ormai si comincia ad avvertire, ma nonostante tutto non è un peso... La vista e tutti gli altri sensi sono stati appagati dalla giornata trascorsa... e il ricordo positivo perdura ancora! Capisco ora tutte quelle persone affascinate da questa sorta di "paese-fantasma", dove il tempo sembra essersi fermato... Finchè non ci si trova lì, non si calpestano quelle pietre, non ci si apre un varco tra gli arbusti di ginepro o di rosa canina... non ce se ne rende conto! Sembrano frasi fatte, ma... è vero! 

I miei compagni di escursione sono più avanti di me... non sono rimasti indietro per fare fotografie!
Concludo quindi qui questo racconto "fotografico"... con la speranza di replicare al più presto con altri paesi da scoprire!
Chiara






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